Un latte al gusto di… mamma
L’allattamento completa e definisce il ruolo materno dopo la gravidanza e il parto. Il neonato appena espulso viene riavvicinato subito alla madre e attaccato al seno, è dimostrato che questo favorisce e stimola la produzione di latte materno attraverso la produzione di ormoni specifici.
Ma questo non è solo un atto meccanico, allattare ha significati e vantaggi profondi e insostituibili sia per il bimbo che per la madre.
Il legame affettivo madre-figlio che si forma e si consolida con l’allattamento è una potente esperienza ancestrale che riesce ad avere effetti benefici sulla formazione e sul carattere del bambino, mentre le donne che allattano hanno un’incidenza molto bassa di depressione post-partum .
Il latte materno ha innumerevoli vantaggi nutrizionali e non solo, infatti contiene sostanze che non possono essere presenti nel latte artificiale; tra queste ricordiamo alcuni fattori di crescita, anticorpi , proteine specifiche e altre 200 sostanze senza valore nutritivo ma fondamentali per proprietà biologiche e funzionali. I bimbi allattati al seno si ammalano di meno, hanno meno probabilità di diventare obesi e di ammalarsi di diabete.
Anche le mamme hanno i loro vantaggi, intanto possono tornare più facilmente al loro peso forma visto che allattare costa 500 calorie al giorno , poi la mancanza del ciclo fa recuperare velocemente il ferro ‘’speso’’ durante la gravidanza. Inoltre allattare aiuta a prevenire il tumore del seno e delle ovaie.
Infine dare il proprio latte al proprio figlio è una delle esperienze più toccanti e soddisfacenti per qualsiasi donna, prevede disponibilità visto che non ci sono orari da rispettare, ma d’altra parte non ci sono biberon da preparare, orari fissi,quantità da rispettare ecc., l’unica regola è non avere regole!
E’ l’alimento ideale a costo zero, caldo al punto giusto, perfettamente sterile, sempre pronto al momento ; il suo uso ha pochissime controindicazioni e per questo si raccomanda , se possibile, il suo uso esclusivo per i primi sei mesi di vita.
I nostri cari legislatori ne dovrebbero tenere conto.
Dott.ssa Graziella Bellardini
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