Di bambini, occhi, di anima e d’amore: “Le regard de l’âme”
Le regard de l’âme
Una mostra fotografica, 30 fotografie di persone del mondo dello spettacolo, dello sport e della moda che davanti all’obiettivo di Giulio Palaferri, Direttore della Fotografia e fotografo di grande esperienza, si sono prestate a donare il loro sguardo in onore dei bambini con gravi difficoltà visive, bambini che abitano le zone più povere del mondo e necessitano di cure e di assistenza per combattere la cecità.
L’evento è ideato e curato da Carola Amelia Muttoni, che ha dedicato a MW questa intervista.
Giulio Palaferri
Un progetto meraviglioso. Da cosa parte?
Questo progetto parte dalla volontà di non limitarsi ad osservare situazioni di degrado sociale, ma di affrontarle, provando nel nostro piccolo a dare un apporto concreto. CBM ITALIA ONLUS è un’associazione internazionale a scopo benefico che giornalmente si occupa e lotta per coloro che sono in difficoltà e non hanno i mezzi ne le possibilità per vivere dignitosamente, ma che sono invece costretti a sopravvivere.
Un grande artista al servizio del sociale. Come è nato il rapporto di collaborazione con Giulio Palaferri?
Giulio è un Direttore della Fotografia dall’esperienza trentennale, oltre essere una persona dall’inconsueta sensibilità… chi meglio di lui poteva interpretare la mia idea di vernissage e mostra a favore dei bambini che soffrono di cecità evitabile e curabile, soprattutto? Un suo scatto raccoglie infinite emozioni, non servono le parole, ma solo osservare e poi reagire! Io e Giulio ci siamo conosciuti in ambito lavorativo circa due anni fa, il nostro rapporto di stima, affetto e collaborazione si è sviluppato nel tempo crescendo sempre di più: a volte certo, ci scontriamo, ma sempre nell’ottica di un confronto propositivo e costruttivo. Devo ammettere che lui ha l’innata capacità di riuscire a tradurre i miei pensieri come talvolta io stessa non sono in grado di fare.
L’Arte al servizio del Sociale, pensi che sia un mix sempre vincente? Qual’è il valore aggiunto?
L’arte è una forma di espressione unica e d’impatto che, dal mio punto di vista, interagisce perfettamente con il sociale. Non solo, arte e sociale si arricchiscono e si accrescono vicendevolmente dandosi un supporto reciproco. La mostra Regarde de l’âme è il risultato artistico in scatti fotografici di ciò che un tema sociale così delicato come la cecità curabile dei bambini suscita: in ogni sguardo fotografato un messaggio di solidarietà!
Lavori in un mondo che spesso ti porta ad interagire con il jet set internazionale. Hai coinvolto personaggi celebri e comunque noti: come hanno risposto al progetto?
Lavoro dal 2003 nell’ufficio stampa di una prestigiosa Maison francese, amo la mia professione e mi ritengo fortunata poiché ho la possibilità di viaggiare, conoscere ed interagire con molte persone: alcune preferiscono vivere la loro vita seguendo canoni di frivolezza e leggerezza, altre hanno veri valori, offrono la loro immagine lontano dai riflettori al servizio di chi è più sfortunato, sostengono progetti perché semplicemente ci credono. Alcune di loro sono state le prime a spronarmi poiché da sempre impegnate nel sociale, altre mi hanno sostenuto incondizionatamente rivelandosi grandi amici. Mai dimenticherò Alessandro Betti che mi ha aiutato ad organizzare una serata di cabaret nelle tendopoli delle zone terremotate dell’Abruzzo, oppure i Boiler (Giovanni Cinelli, Federico Basso e Davide Paniate) che pur non conoscendomi, si sono fidati e insieme siamo partiti per realizzare uno spettacolo nelle aree terremotate dell’Emilia. Poi c’è Filippa Lagerback, una vera amica da tempo impegnata nel sociale, che mi sostiene in tutti quelli che io definisco “i miei progetti pazzi”… ed ancora Francesca Senette che con il marito Marcello Forti hanno creato una loro Onlus. C’è Neslì, famoso rapper che con il suo linguaggio giovane riesce a coinvolgere anche quel pubblico, ci sono le blogger che mi sostengono sempre, le mie amiche pr… a tutti non posso fare altro che dire GRAZIE!
Hai organizzato un evento molto importante ed impegnativo, certamente non sarà stata una passeggiata. Replicherai?
Ritengo che l’evento sia IL RISULTATO di un immenso ed impegnativo lavoro di squadra… da Giulio Palaferri che non ha esitato minimamente a prestare la sua esperienza e professionalità per una giusta causa, a CBM ITALIA ONLUS che ha sostenuto immediatamente la mia idea e da mesi si impegna per tutto ciò che concerne l’organizzazione di un evento di questa portata, a tutti coloro che sono divenuti i veri soggetti degli scatti fotografici…. Se penso a ciò non mi pongo la domanda se replicherò ma piuttosto affermo “E ora cosa altro mi inventerò?” Il tuo prossimo progetto nel cassetto? Il mio prossimo progetto? la mia mente è sempre in movimento e non dipende da me, è fuori dal mio controllo! Le ragazze di CBM ITALIA ONLUS mi definiscono “vulcanica”, ma non ho ancora compreso se è un bene o un male: ci penserò dopo la grande serata!
Vorrei ricordare infine l’iniziativa “Apriamo gli occhi”, a sostegno dei progetti di cura della disabilità visiva, di CBM ITALIA ONLUS: basta donare 1 euro al numero 45595
3 Comments
marta
Mi piacerebbe partecipare alla serata, ma non potrò esserci. Ma immediatamente invio un sms .
renata
Iniziativa lodevole !
flavio
COMPLIMENTI PER L’IMPEGNO E L’ENTUSIASMO .