Fashion Week, istruzioni per l’uso
Siamo nel pieno delle sfilate della prossima primavera/estate, la moda non si ferma mai e gioca come di consueto nel volere anticipare a tutti i costi i tempi. Dopo New York, Londra e Milano – di cui avrete dei recap nei prossimi articoli – è incominciata la settimana di Parigi.
Ormai non ci si chiede più il perché, mentre ci si accinge a fare il tanto detestato cambio-armadio e si rispolverano cappotti, sciarpe e cappelli, si debba già essere proiettati nel mood della prossima stagione con tanto di bikini, caftani e sete leggerissime e fluttuanti. Tant’è, la moda corre inesorabile verso il futuro, crea, disfa e ricompone in un gioco quasi ossessivo dove si pescano le cose vecchie e si trasformano in outfit rivisitati, dove la materia e il tessuto si destrutturano, si scompongono e si ri-assemblano conditi da nuove idee e ispirazioni.
“La moda passa, lo stile resta” diceva la grande Coco Chanel, e proprio da questo suo aforisma dobbiamo lasciarci influenzare poiché il vero saper vestire, la vera eleganza, sia questa in un tubino nero o in un paio di jeans, la facciamo noi che ogni mattina apriamo l’armadio e scegliamo cosa ci rappresenterà in quella giornata. Non conta essere una donna in carriera, una mamma iper-impegnata, una casalinga o tutte queste cose insieme, come non contano le collezioni di firme blasonate nei nostri cassetti.
Conta la grazia di animo e di modi, conta la semplicità dei gesti e di un lino o un cotone, conta la disinvoltura di un paio di jeans e di una t shirt magari impiastricciata dalla marmellata lasciata dall’abbraccio del proprio bambino. Conta la seduzione di uno spacco o di una trasparenza, conta l’osare una volta tanto, perché la moda è soprattutto divertimento.
Non prendiamo tutto troppo sul serio se non il lavoro di mille e mille persone che si impegnano con passione e amore dietro le quinte, ma divertiamoci e lasciamoci ispirare e condurre verso sentieri colorati e gioiosi. Divertiamoci.
Facciamo che questo sia il vero mood, il vero look che ci contraddistingua e che un bell’abito possa solo valorizzare: la nostra gioia di vivere.
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