Festa della mamma al pronto soccorso
Me lo sentivo che Nicolò non ci avrebbe privato dell’esperienza del pronto soccorso pediatrico.
E’ un piccolo terremoto, non riesce mai a stare fermo e si mette volentieri nei guai.
Ieri notte non dormiva, l’ho cullato fino a non sentire più gli arti superiori, poi l’ho messo nel passeggino per continuare a cullarlo e quando sembrava ormai tra le braccia di Morfeo mi sono spostata per 30 secondi, risultato…è riuscito a ribaltare tutto atterrando rovinosamente sul pavimento con la bocca e il mento.
Urla e sangue alle 2 di notte.
Mi sono sentita malissimo, terribilmente in colpa per averlo lasciato solo quei 30 secondi.
Ieri mattina si è alzato gonfio e dolorante così per sicurezza l’ho portato al pronto soccorso….altre urla disperate durante i controlli, e alla fine ci hanno detto che non era successo nulla di grave, gli rimarrà solamente un piccolo segno sul mento in ricordo della brutta nottata.
Sono stata cosi male a vederlo soffrire e piangere, poi quando mi hanno informato che dovevamo attendere per un pò di tempo, perchè il chirurgo stava visitando in reparto i bambini operati, la prospettiva è cambiata e mi sono sentita baciata dalla fortuna.
Mi è venuto in mente che ci sono molti bambini gravemente malati, bambini come i miei, scelti casualmente dal destino, e se io ho provato pena per una sciocchezza come quella che ci è accaduta, cosa provano le mamme di quei bimbi di cui gli ospedali sono pieni?
Spero di non saperlo mai veramente, tento di immaginarlo ed è qualcosa di così terribile e insopportabile che subito il desiderio è di scacciare via il pensiero, non dovrebbe accadere mai a nessuno, eppure accade.
Ho passato la prima metà della giornata della festa della mamma al pronto soccorso, ma alla fine, proprio grazie a questo ho apprezzato ancora di più la seconda metà.
Quindi anche se la festa era ieri, auguro oggi a tutte le mamme e di ricordare ogni giorno quanto è immensa la loro fortuna e quanto può essere forte il loro cuore.
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