Incontri – Marina di Guardo
Abbiamo incontrato Marina di Guardo, una donna con una vita intensa e vissuta sempre al massimo dell’intensità. Innanzi tutto ha tirato su tre figlie (Chiara, Francesca e Valentina ndr), ha lavorato per molto tempo nel mondo della moda e ha viaggiato in lungo e in largo per tutto il globo decidendosi finalmente a raccogliere tutte le sue foto – bellissime – e i suoi appunti in un blog seguitissimo: The Travel Passion.
Nel frattempo ha pubblicato un libro, “L’inganno della seduzione” e ne ha in cantiere un altro che sta terminando in questo periodo. L’ho raggiunta al volo, prima che si imbarcasse su un aereo diretto in Malesia, ed ecco quello che mi ha raccontato.
Provieni dal mondo della moda: raccontaci qualcosa di quello che era il tuo lavoro. Ho iniziato molto giovane a lavorare per lo show room di Blumarine, mi occupavo delle vendite per l’Italia e, parlando bene l’inglese, il francese e un po’ di tedesco, di quelle per l’estero. Curavo anche i rapporti con la stampa e organizzavo la campagna vendite.
Poi ti scopriamo scrittrice: cosa è successo? Ho sempre avuto passione per lo scrivere. Da sempre, sin dai banchi di scuola. Un sogno a cui non ho mai creduto davvero. Le mie ragazze mi hanno incitato a provarci e a mettermi in gioco. Io ho seguito il loro consiglio. I figli ci insegnano tante cose, bisogna ascoltarli perché hanno entusiasmo puro e una saggezza ancestrale.
“L’inganno della seduzione” è il tuo primo libro. Da cosa nasce l’idea, come la hai sviluppata, come ti sei immersa nella scrittura di questa storia non proprio convenzionale. E’ tutto nato da un incontro con una persona transgender che era seduta davanti a me sul treno che mi portava a Milano. Parlava al telefono, sembrava tormentata da un amore infelice che la faceva soffrire. Ho incominciato a fantasticare su come potessero essere la sua vita, i suoi disagi, le sue fragilità. Pian piano è nata dentro me la storia che poi ho sviluppato nel libro.
Sei un’appassionata di viaggi e di fotografia: non hai pensato di raccogliere le tue innumerevoli esperienze di cittadina del mondo in un libro? Ho viaggiato molto, ma il mio cuore rimane saldamente legato all’Italia. Credo che vorrò sempre ambientare le mie storie in questo paese, l’unico che conosco davvero bene e a cui sento di appartenere in modo viscerale.
Cosa bolle in pentola? Sto ultimando il mio secondo libro. Una storia molto intensa, diversissima da quella raccontata nel primo romanzo.
Marina è una madre di tre ragazze, come hai fatto a destreggiarti tra il lavoro, le tue figlie e la famiglia? Sono diventata mamma a venticinque anni e a trenta avevo già tre bimbe. Sono felice di averle avute così giovane, la fatica è stata ripagata dal vederle crescere e diventare delle giovani donne. A volte è stato pesante, ma ho sempre desiderato una famiglia numerosa. Per me i figli sono una grande ricchezza.
Che rapporto hai con le tue figlie, che mamma sei? Sono una mamma protettiva, un po’ ansiosa, molto presente, a volte anche troppo. Ho avuto una mamma molto riservata e un po’ ne ho sofferto. E sono diventata l’esatto contrario. Le mie figlie si lamentano perchè le chiamo un sacco di volte, voglio sempre essere al corrente di ogni piccolo particolare della loro vita, le abbraccio spesso, do consigli non richiesti.. Insomma, sono ingombrante, rompiscatole, ma ci sono. E, alla fine, loro apprezzano.
Il tuo libro ha avuto un buon successo, te lo aspettavi? Cosa consigli a chi magari ha manoscritti e idee chiusi in un cassetto? E’ stata una bella sorpresa che mi ha dato una grande gioia. La soddisfazione più importante me l’hanno data i miei lettori, apprezzando quello che ho scritto e sostenendo di essersi immedesimati in certe situazioni e emozioni descritte nel libro. Credo che l’empatia che si stabilisce tra scrittore e lettori sia il valore aggiunto di un’opera. Il mio consiglio per chi volesse buttarsi nell’avventura della scrittura? Crederci. Darsi una possibiltà e non cedere alle lusinghe dell’editoria a pagamento. Mandare il proprio manoscritto solo a case editrici che non chiedono contributo. E incrociare le dita!
Hai un luogo del cuore? Sì, la mia Sicilia. Una terra vera, ricca di bellezze e di umanità grondante. Un luogo dove vorrei invecchiare.
Tornando alla moda, la segui? Qual’è il tuo stile? Sono sempre stata una fashionista convinta. La mia Chiarotta (Chiara Ferragni ndr) ha respirato aria di moda sin da piccolissima. Me la ricordo ancora osservarmi rapita quando indossavo un nuovo abito o un inedito paio di scarpe. Il mio stile é femminile, pratico, non troppo omologato alla moda del momento. Rigorosamente accompagnato da tacco dodici che abbandono solo in vacanza.
Un consiglio che ti senti di dare a chi vorrebbe diventare mamma, in questo momento non facilissimo della nostra storia. Siate ottimiste. I figli sono il risultato del nostro amore e della nostra educazione. E della nostra sana voglia di essere incoscienti. D’altra parte stiamo parlando con un’inguaribile ottimista che ha fatto di questa frase il suo mantra. Facciamolo anche noi.
“Non pensare mai al destino perché il destino è il pretesto dei falliti” (Pablo Neruda)
5 Comments
sabrina
bellissima intervista!!
adoro Marina è una donna splendida!!
Marina Di Guardo
Grazie carissima Sabrina, ti adoro!
Marta Cg
Sei sempre meravigliosa!<3
Marina Di Guardo
Grazie Marta, sei dolcissima!
Patrizia
Storia personale stupenda.Mamma e figlie bellissime,intraprendenti.Grandi talenti.