Metti un aperitivo con Silvia Fallica e i suoi gioielli
Appuntamento al Twelwe di Milano per le 19.30. Motivo: andare a conoscere una giovane mamma e i suoi gioielli. No, non i figli, (ne ha due) ma i suoi gioielli, quelli che crea.
Tra un bicchiere di vino e un piatto di pasta fredda comincia la nostra chiacchierata.
Com’è nata questa tua passione per i gioielli? La mia storia somiglia a quella di tante ragazze laureate che partono a 25 anni dal profondo sud e sbarcano, piene di aspettative, sui lidi lombardi. La mia vita da single e lavoratrice a Milano é stata impegnativa ma anche ricca di soddisfazioni. Ho trovato l’impiego che sognavo nelle risorse umane, un contratto a tempo indeterminato, l’ufficio sito al centro città e poi una vita sociale frenetica, divisa tra aperitivi, visite ai musei, gite fuori porta… e altro ancora. Finché, non ho incontrato l’uomo della mia vita e quel desiderio sempre accantonato di costruirmi una famiglia è diventato concreto e realizzabile! Avevo 35 anni ed è innegabile che l’orologio biologico ticchettasse già da un po’ … anzi lo avevo dovuto ignorare per motivi non dipendenti da me e adesso che potevo essere mamma non vedevo l’ora! Non potevo immaginare che quanto mi stava accadendo avrebbe rivoluzionato totalmente la mia vita. Ho lasciato il lavoro perché continuare la professione come prima significava: dedizione totale, serio impegno fisico e mentale e diventare mamma ti cambia così profondamente che certe professioni non possono più adattarsi al tuo nuovo stile di vita e viceversa, sarebbe stata un’ipocrisia far finta che nulla fosse cambiato rispetto al non avere figli, soprattutto non mi attraeva più quel mondo perché avendo mia madre lontana, per continuare a lavorare, avrei dovuto ingaggiare un esercito di tate per l’intera giornata ed i miei figli sarebbero cresciuti con una mamma part time. Con uno stipendio in meno e 2 personcine in più in famiglia gli sforzi per ridimensionarci sono stati grandi, ma ne è valsa la pena. Poi, dopo due bimbi e dopo tre anni di inattività forzata, (lavorativa e sociale) iniziava a pesarmi lo stare a casa da sola tutto il giorno,senza staccare mai la spina dal lavoro di mamma e senza alcun confronto con gente adulta. Aspettavo ogni sera, con ansia, il rientro di mio marito sul quale inevitabilmente scaricavo tutte le frustrazioni della giornata! Poi un giorno, tra una pappa, un cambio di pannolino ed una nanna, è arrivata l’idea… così all’improvviso… Avevo appena regalato una collana fatta da me ad un’amica e mi ero sentita dire con stupore: ”ma l’hai fatta tu?”, allora ho preso il coraggio a due mani, ho cercato di ritagliarmi un quarto d’ora di pausa dai bimbi chiedendo a mio marito un aiuto ed ho ricominciato a coltivare un’antica passione: creare gioielli in pietre dure.
Come sta cambiando la tua attività? Quest’attività, dapprima portata avanti come hobby, oggi è in fase di trasformazione in attività lavorativa a tutti gli effetti. Supportata da mio marito (che mi vede molto più serena e realizzata) e dall’abilità nelle attività manuali ho sperimentato un lavoro facilmente gestibile da casa, che posso organizzare come meglio voglio, nei tempi e negli spazi e che mi permette un contatto costante con la gente. La passione innata per i gioielli, la conoscenza delle pietre dure e la scelta dei materiali più originali mi fa creare bijoux preziosi ma non troppo impegnativi, per mamme dinamiche, che nella loro corsa ad ostacoli tra gli impegni di famiglia voglio sempre sentirsi belle ed indossare gioielli unici.
Quali pietre utilizzi? Come le scegli? Utilizzo pietre che hanno una storia millenaria alle spalle e sono legate ad un universo di cure alternative tutto da scoprire che si chiama cristalloterapia. Le mie creazioni sono uniche e non riproducibili perché fatte a mano e studiate anche per le esigenze delle singole persone. L’abitudine a farmi compagnia con i social network in tanti mesi di pancione arenato sul divano, mi sta aiutando nel gestire il blog (http://infinitonelcassetto.blogspot.it/), la pagina Facebook ed il negozio virtuale e poi non mancherà la
presenza ai mercatini, gli incontri sui cristalli e tante tante idee in cantiere! La soddisfazione più grande è sapere che anche queste sono le mie ‘creature’ e vivono indosso a chi le ha scelte ed amate al primo sguardo, ciò mi riempie di soddisfazione e mi aiuta a perseverare.
Inoltre sapere che il mio blog può intrattenere una mamma come me mi dà un motivo in più per continuare a scrivere. Credo che le grandi città non siano posti adatti alle mamme, per di più lontane dalla famiglia di origine, la solitudine é dietro la porta di casa ed aspetta solo di entrare e rovinarti la vita.
Qualche consiglio da dare alle mamme? Bisogna combattere quest’isolamento in cui ci si ritrova nei primi anni di vita
dei bimbi, quando si rimane ai margini dalla società che lavora e di quella che con i figli più grandi può già fare quasi tutte le attività. Siccome oggi giorno ci vuole tanto coraggio a cambiare vita e registro per i propri figli ciò dovrebbe essere maggiormente riconosciuto dalla società. A prescindere dal successo che avrò con le mie creazioni, questo è prima di tutto uno spazio
personale che ho creato per me stessa, per non perdere la mia identità di donna e di artista. Spero di trasmettere speranza e fiducia a tutte le mamme che come me si dibattono, ogni giorno, nel vortice della loro vita familiare, pensando ogni volta di affogare ed ogni volta, sorprendendosi, riuscendo ad andare avanti.
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