Mo te lo spiego a papà: famiglia e figli con gli occhi di Francesco Uccello
Un’altra amicizia nata grazie a LG Italia quella con Francesco Uccello, super papà che oggi è qui su Mammecoitacchiaspillo per raccontarci del suo “Mo te lo spiego a papà“, che da blog è diventato anche libro edizioni TEA!
Com’è nato il blog? Mo te lo spiego a papà nasce da una risposta di mia moglie, MPS (Mia Principessa Stefania), che qualche anno fa la ripeteva spesso ai bambini quando la tempestavano di domande: “Andate da papà che ve lo spiega lui. E’ stato bello riprendere questo modo di dire e dedicargli il blog e poi anche il libro. Il blog è il punto di vista di un papà alle prese con i propri figli, con le loro richieste, con i loro capricci, ma è anche una terapia visto che a volte le situazioni sono davvero stressanti. Col tempo i dialoghi riportati dal blog sono diventati sempre più un modo per riflettere su quanto ci circonda, su alcune parole importanti, su alcuni modi di fare perché “parlando ai bambini si possono dire un sacco di cose anche ai grandi, parlando con i bambini si capisce meglio il mondo“.
Chi sono i tuoi lettori tipo? In linea di massima sono le mamme a leggere il mio blog, ma nell’ultimo anno è cresciuto anche il numero di papà che in maniera timida si avvicinano a questi argomenti. Il lettore tipo è uno che si vuole divertire e riflettere sulle cose attraverso aneddoti e situazioni che partono dal rapporto con i bambini.
Quando ti ritagli il tempo per scrivere? All’inizio scrivevo un po’ la mattina e tanto la sera, anche fino a tarda notte. Ora scrivo tutta la giornata perché è diventato il mio lavoro principale. C’è da scrivere per il blog, poi la parte social che quotidianamente hai bisogno di essere aggiornata ed infine tutto il lavoro che faccio per il settimanale GIOIA dove c’è una rubrica di Mo te lo spiego a papà.
Il post a cui sei più legato Per la situazione in cui si è creato e per il periodo storico sono legato al post della pasta e zucca, che è una canzone. Leggete qui e capirete. C’è però un altro post a cui sono legato moltissimo sia perché è molto conosciuto, ma anche perché è un dialogo che ogni volta che lo leggo mi emoziona. Si tratta di una spiegazione data a mio figlio circa la presenza in classe sua di un bambino down. Il post si chiama Chi è Marco
Papà-blogger, come ci si sente in mezzo a così tante mamme-blogger? Non sto male in mezzo a tante mamme. Certo non è facile difendersi e per questo ci vorrebbero più papà blogger, ma per ora è comodo perché non essendo in tanti si è più facilmente riconosciuti.
3 aggettivi per il tuo blog 1. Checazz assaje che sarebbe una cosa tipo divertente o simpatico
2. Leggero, ma di quella leggerezza che Calvino descrive nelle sue Lezioni Americane
3. Emozionante, ma di quelle emozioni che i genitori a volte faticano a ricordare e a osservare ogni giorno
Sarai presente a Mammacheblog? Certo, come potrei mancare. E’ un appuntamento importante dove si imparano un sacco di cose, ma si conosce anche tanta gente. E’ un momento dove si passa dal virtuale al reale e ogni tanto fa bene. E poi collaboro con Fattore Mamma che organizza per cui non posso proprio mancare. Ci vediamo li?
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