Piano C dove coworking e cobaby si incontrano
Mamme, donne, lavoratrici, sempre di corsa, tra la scrivania e la scuola dei più piccoli. Ma chi ci pensa a loro? Ecco un luogo perfetto per chi vuole respirare aria nuova. Siamo andate ad intervistare Raffaele Giaquinto di Piano C.
Com’è nato il progetto? L’idea di Piano C nasce dalla consapevolezza di cinque donne che hanno sperimentato in prima persona come le regole che oggi governano il mondo del lavoro ci complicano la vita e ci rubano tempo, spesso finendo con l’obbligarci a scegliere dei compromessi che sottraggono risorse all’economia e frenano la crescita delle persone.
Come avete scelto gli spazi? Piano C ha aperto le porte il 10 dicembre 2012 a Milano: la prima esperienza in Italia di spazio di lavoro nato per “cambiare il lavoro”. Il “laboratorio” di via Simone D’Orsenigo è frutto della convergenza tra esigenze logistiche (metratura, posizione, ecc.) e un’analisi del quartiere in termini di potenziale utenza e potenziale partnership con gli esercenti della zona.
Chi sono le vostre clienti tipo? La nostra community è piuttosto eterogenea: libere professioniste, imprenditrici e dipendenti d’azienda con possibilità di telelavoro. L’offerta di Piano C è rivolta anche alle aziende, che possono adottare il modello Piano C “in casa” oppure presso gli spazi di via Simone d’Orsenigo a Milano, per facilitare il rientro delle dipendenti dal congedo di maternità ed evitare che questa fase della vita professionale si trasformi in un momento di crisi (una donna su tre oggi lascia il lavoro).
Come si sta evolvendo l’idea del coworking in Italia? In Italia il coworking è un fenomeno ancora relativamente giovane. Sicuramente la crisi e l’esigenza di abbattimento dei costi sta accelerando la crescita di questo “movimento”. Per il futuro, la maturazione del coworking in Italia avverrà solo quando l’accento non sarà posto più solo su una più efficiente suddivisione dei costi, ma sul reale impatto sociale che esso crea (modelli organizzativi innovativi e scalabili, community, matching tra le competenze, ecc.).
Quali servizi offrite? Piano C è un nuovo modello organizzativo che mette insieme il coworking (20 postazioni in open space, con wireless lan, cucina e stampante condivise), il cobaby (da settembre anche micronido)- due aree per i bambini con educatrici sempre presenti (0-3 anni dalle 9 alle 19, dai 3 anni in su dopo le 16)- una serie di servizi “salvatempo” per chi vi lavora (dalla lavanderia alla spesa al “panierino” da portare a casa per risolvere la cena) e infine gli spazi per una community che, attraverso incontri e formazione, consente alle coworker di unire le forze e creare nuove opportunità per vincere la crisi.
Coworking all’idroscalo: cosa cambia? A testimonianza della scalabilità del modello la grande impresa dell’estate è Summer C: un temporary Piano C all’Idroscalo di Milano dal 10 giugno al 10 agosto per venire incontro alle esigenze delle famiglie durante la chiusura estiva delle scuole. Piano C mette a disposizione delle famiglie: un’area di coworking con 20 scrivanie “vista lago”, rete internet, area relax e servizi (oltre a un bel terrazzo per rilassarsi e prendere il sole) e il Cobaby: spazio e attività dedicate ai più piccoli (da 1 a 4 anni), organizzato dalle esperte educatrici di Mitades. L’esperienza è la prima di questo genere in Italia e apre le porte a nuove sperimentazioni in ambito di telelavoro e forme innovative di conciliazione.
Come ci si iscrive? Iscriversi è facilissimo: si invia una mail a dillo@pianoc.it oppure si chiama il numero 3294141632. Il nostro staff sarà felice di dare tutte le informazioni necessarie. Utilizzando gli stessi contatti si possono richiedere giornata di prova gratuita oppure prenotare una visita guidata dello spazio.
Progetti futuri? Vorremmo tanti Piano C in ogni città o meglio in ogni quartiere. Come diceva Einstein “non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose”.
Per informazioni http://www.pianoc.it/
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