Quando il cake design incontra il red carpet!
Una chiacchierata via skype che si trasforma in un pomeriggio ricco di scoperte. Settimana scorsa ho avuto modo di intervistare Davide Francesca, di Red Carpet Cake Design.
Un uragano di idee che mi ha raccontato come è approdato a questo splendido lavoro!
Com’è nata la passione per il cake design?
Allora…versione lunga media o lampo? Diciamo che il cake design è stato ed è lo specchio del nostro rapporto e della sua evoluzione. Io e Marco veniamo entrambi dal teatro, lì ci siamo conosciuti. Lui è un cantante lirico, io un ( aspetta che faccio l’elenco) regista, attore, danzatore, scenografo, costumista performer, organizzatore.. Lavoravamo in Ernani a Parma nel 2005, io ero nel corpo di ballo e lui mi cantava nell’orecchio col suo vocione da basso…una note tira l’altra..ma questa è un’altra storia
Ma dal teatro alla cucina?
Marco ha una grande passione per realizzare qualsiasi cosa con le sue manine sante, oltre che essere un patito del decorare….io sono un progettista pazzo a volte , poco convenzionale molto minimal per scelta…..sicché l’ho coinvolto da subito nella realizzazione dei pezzi dei miei spettacoli personali… Quello è stato un fondamentale momento per conoscersi oltre la coppia anche nella collaborazione artista….senza quelle esperienze non ci sarebbe stato il cake design. La passione per la cucina era precedente per tutti e due. Lui è quello che esegue le ricette io invece ho un’attitudine più creativa e sperimentale. Sono un vegetariano e ho recuperato moltissimi dei sapori della cucina tradizionale della mia famiglia o che ho incontrato.
Ma quindi come vi dividete i compiti?
All’inizio era più semplice ma ora ci siamo molto mescolati. Diciamo cosi’: io mi occupo più facilmente della parte progettuale e con quell’occhio seguo tutto il lavoro anche nella parte realizzativa, specialmente tutto quello che riguarda le basi, il modellaggio delle sculture e tanta attenzione agli accostamenti e alla creazione dei colori. Marco con le sue mani d’oro sicuramente si occupa della ghiaccia reale per le cose più delicate, delle decorazioni classiche , dei fiori più complessi; comunque mettiamo mano tutti e due in tutto ormai
Cos’ha fatto iniziare tutto?
Facciamo insieme una diete addirittura macrobiotica. Era una cura per purificare gli organi interni e dovevamo seguire una certa alimentazione stretta. Siccome Marco è golosissimo e io poco meno, cercai un po’ di ricette e di ingredienti per poter comunque mangiare qualche dolce. Iniziammo a sfornare delle ottime cheese cake vegane che ho declinato in vari gusti e consistenze( anche una versione pastiera napoletana).
Lui iniziò a decorarle con la frutta nel modo maniacale che ha lui e ci siamo appassionati cosi’…anche perché gli amici venivano a cercarcele sia sul web che quando venivano a cena da noi. Poi andammo a Londra, dove ci imbattemmo in Hummingbird Bakery, una torteria bellissima con torte alte a fette. Era la prima volte che le vedevamo dal vivo.
Ritornati abbiamo subito provato a realizzarne una per l’inaugurazione della casa di Genova dove ancora sto. Era una torta di carote a tre piani con tutta panna lilla….carina ma siamo rimasti con la voglia di capire come realizzarne una in maniera più precisa. Diciamo che i tagli alla cultura in quel periodo ci hanno dato molto tempo, così andando sul web abbiamo iniziato a trovare strumentini, alcune foto, tutorial. Siccome Marco ha la sindrome da shopping compulsivo ci siamo ritrovati con molti strumentini!!
Così un giorno ho semplicemente detto: non sarà il caso di iniziare ad usarli??? E cosi’ abbiamo fatto. Per alcuni mesi in realtà ha fatto più da solo perché io stavo aprendo un’attività con un amico, poi quel progetto ahimè non è andato e Marco mi ha detto: perché non ritorni a fare le torte con me?
Nel frattempo su Facebook le prime sue torte avevano avuto molti consensi, così abbiamo iniziato a pensarle e realizzarle insieme
Io ho dovuto rincorrere le tecniche che ancora non avevo fatto, poi un giorno il popolo di Facebook ci ha suggerito di partecipare al concorso Cake Away a Genova e da li è nato tutto.
Al Cake Away ho voluto che presentassimo un allestimento gioiello( che poi è uno stile che ci si addice ancora adesso). Era una wedding di tre piani alta però non più di 25 cm e una scarpa/scala con una topina in abito da sera tutto in ghiaccia reale.
Il pubblico non ci ha considerati molto perché intorno era pieno di torte enormi e coloratissime…e a dire il vero la qualità non era altissima tranne alcuni casi, pero’ abbiamo colpito tutta la giuria tecnica, la rivista e lo sponsor, sicché hanno dedicato un premio critica apposta per noi.Lì abbiamo iniziato a renderci conto quale fosse il nostro vero potenziale. Grazie alle collaborazioni con Cakemania.it ( Sasha Carnevali e Marcella Marraro) Azzurra press ( che pubblica Cucina chic Cake Design e altri monografici sulle cake), ci siamo fatti conoscere subito al grande pubblico e da li ci siamo organizzati per collaborare con i laboratori delle città dove ci hanno chiamati. Poi sono venute le fiere, le dimostrazioni pubbliche, i corsi.
Come sta andando?
Speriamo di reggere. La pressione è diventata molta, lo scenario sta cambiando
e noi cerchiamo di capire su cosa puntare per rimanere noi stessi e non farci mangiare dalla macchina infernale
Da gennaio siamo settimanalmente su lottomatica tv( canale 59 del digitale terrestre) con una rubrica sul cake design: presentiamo una nostra torta e poi in modo giocoso insegniamo a Serena Garitta e Simone Repetto, i conduttori, a realizzare alcuni pezzi della torta stessa
La torta più bella che avete realizzato?
Ne abbiamo piu’ di 250
Ne avrai una che preferisci!
Personalmente io sono affezionato alla minicake che Marco mi ha fatto per San Valentino. Marco a quella che ha vinto il cake away. Insieme …ogni torta ha la sua storia che ricordiamo con affetto…..ma quella che ci è più cara è l’ultima….una torta però che verrà pubblicata dalla rivista e che purtroppo non ti posso far visionare…..è una torta per il battesimo di un bimbo che appena nato è stato operato varie volte al cervello con successo…bisognava festeggiarlo degnamente e ci siamo riusciti. Erano tutti commossi
Come nasce il vostro nome?
Abbiamo cercato un nome per noi per circa 6 mesi tutto con zucchero , torte e robe che non ci convincevano. Abbiamo sospeso per un po’. Noi abbiamo un’amica cara che è fissata con il red carpet della notte degli Oscar, prima del concorso ne parlavamo tutti i giorni perché fantasticavamo sull’abito che avrebbe indossato, sull’acconciatura…insomma giocavamo. Durante una torta usammo un red carpet per una diciottenne e io dissi: e se ci chiamassimo red carpet? Cercammo sul web e quel nome non era usato da nessuno nel mondo del cake design. Detto fatto e registrato e devo dire ci è piaciuto subito e continua a piacerci perché ricorda il cinema con tutto il suo magico mondo, ricorda il gossip, l’eleganza dell’alta moda.
Siete pronte ad andare a Genova per una super scorpacciata di dolci?!!
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