Una mamma marocchina ospite questa settimana di MW!
Un’altro viaggio, un altro incontro per la nostra Dottoressa Graziella Bellardini che in volo dal Marocco verso l’Italia ha incontrato – con un inizio di conversazione singolare – questa mamma marocchina e l’ha intervistata per noi.
Settembre, Casablanca, ci stiamo imbarcando. L’aereo per Roma non è molto pieno, vicino a me si siede una ragazza dalla pelle ambrata, capelli ricci raccolti, occhi cerulei, parla al telefonino. Improvvisamente me lo porge e mi dice ”Diglielo… diglielo che siamo sull’aereo per Roma, che stiamo partendo!” Sono presa un po’ alla sprovvista ma prendo il telefonino e confermo. Da qui prende inizio una conversazione da cui nasce questa intervista. L’impressione è di una ragazza forte e coraggiosa che ha sfidato le convenzioni del suo paese, ma che sa perfettamente cosa vuole e che è disposta a tutto pur di ottenerlo. I nostri migliori auguri a Bouchra e Miriam.
La tua gravidanza: pianificata o improvvisata? Gravidanza programmata.
L’impatto emotivo di scoprirlo? Un’emozione fortissima e dolcissima.
Descrivi con cinque aggettivi il tuo primo mese di gravidanza: è stato un periodo emozionante, felice, ma ero anche piena di timori che qualcuno lo scoprisse.
La prima ecografia: da sola o con il futuro papà? La prima ecografia l’ho fatta da sola.
La tua famiglia: come ha reagito? Appena fatto il test ho chiamato subito mia mamma in Marocco, è stata felicissima per me.
Tu e il lavoro, come ti sei organizzata in gravidanza? E adesso come ti stai organizzando? Purtroppo ho dovuto lavorare fino all’ottavo mese di gravidanza, subito dopo il parto ho ripreso a lavorare portando la bimba con me. La allattavo nelle pause del lavoro. Dopo che ha compiuto 4 mesi l’ho portata in Marocco da mia madre e sono tornata in Italia a lavorare, purtroppo per motivi economici e per il mio lavoro posso andare a trovarla solo una volta all’anno.
La città in cui vivi, cosa ha di positivo e cosa di negativo per una mamma. Vivo a Torre del Greco, dopo che mio marito mi ha lasciato non ho potuto trovare un’altra soluzione per la mia bambina, non ci sono strutture per chi come me lavora tutto il giorno e non ha una famiglia che l’aiuta.
Un servizio che non c’è e che dovrebbe esserci per le mamme. Non ci sono strutture che aiutano chi, come me , lavora tutto il giorno e non ha una famiglia che possa tenere una bimba così piccola
La prima cosa che hai comprato per il bebè Appena saputo di essere incinta ho comprato subito un paio di calzini e un cappellino rosa, perché desideravo fortemente una bimba.
A che mese hai seriamente cominciato a comprare per il bebè? Sono stata fortunata perché molte persone che conosco mi hanno regalato molte cose, altre le ho comprate dopo il 5° mese.
Come ti immaginavi, mamma, in gravidanza? Felice, ho sempre desiderato avere una famiglia con tanti figli, finalmente un sogno che realizza.
E adesso che lo sei, è molto diverso da come te lo aspettavi? Sono molto felice di avere questa bambina ma soffro molto la sua lontananza, mi sento molto motivata nel lavoro e sento la responsabilità della sua presenza, Tutto quel che faccio è per lei e anche per mia mamma, sono la mia famiglia e vivo per loro.
Il rapporto con il papà: è cambiato in qualche modo? Purtroppo mio marito non voleva avere figli con me. Come ho scoperto purtroppo troppo tardi,mi ha sposato unicamente per avere il permesso di venire in Italia, visto che io vivo e lavoro regolarmente qui da quando avevo 17 anni. Dopo 4 mesi dalla nascita è andato via e ha chiesto il divorzio.
Maschietto o femminuccia? E’ una bambina.
Nome, se lo vuoi dire: si chiama Miriam
Figlio unico o fratelli e sorelle: per adesso figlia unica.
Il tuo stato d’animo adesso: sono molto triste in questo momento perché sto tornando in Italia per lavorare. Ma sono anche molto motivata, il mio lavoro serve a mantenerla e a non farle mancare niente.
Sei una mamma: come vivi questa situazione, e se dovessi fare un punto della situazione cosa diresti? E’ stato un anno difficile, ho appena divorziato, ma la mia bambina mi da tanta forza, il suo sorriso mi conforta, la sua presenza mi da tanto coraggio e spinta per andare avanti, e sento tanto anche l’appoggio di mia madre. Per adesso conta solo questo.
Grazie Bouchra!
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