Una settimana fortunata
Non sono superstiziosa, ma con un pò di ironia, posso definire quella appena passata una settimana veramente fortunata, avevo raccontato di come questo periodo fosse particolarmente impegnativo e pieno di eventi, probabilmente il destino beffardo ha voluto mettermi alla prova rendendo questi giorni ancora più conditi.
Mio marito che notoriamente non è molto prudente e al quale può effettivamente succedere di tutto, ha messo il piede in un piccolo dosso dell’asfalto prendendo una lieve storta, poi in serata quando il dolore invece che calare continuava a crescere, si è deciso ad andare al pronto soccorso, così ha ricevuto la fantastica notizia di avere rotto il quinto metatarso.
Risultato: 32 giorni di gesso fino al ginocchio.
Ora, non è per lamentarmi, non solo non posso farmi aiutare con i bimbi, ma è come se avessi tre figli anzichè due, solo che uno non riesco a neppure a sollevarlo.
Ma la settimana era appena cominciata, infatti al martedì l’asilo nido mi ha contattato per la dimissione del piccolo Nicolò in quanto presentava sospetta varicella.
Figurati se si sbagliavano, nel giro di poche ore il nano si è ricoperto di vescicole pruriginose, mettendo a dura prova la povera nonna che prende le mie veci mentre sono in ufficio e naturalmente tutti noi durante la notte.
Nel frattempo Asia, forse per lo stress accumulato alla fine dell’anno scolastico o forse perchè già si avvicina a quell’età critica molto temuta, è in fase di ribellione e non ne vuole sapere nè di ascoltarci, qualunque sia l’argomento, nè di dare una mano, anzi si lamenta di continuo sbattendo pure le porte.
Per fortuna con mio marito non ci si annoia mai e mi sono fatta qualche risata: in tre giorni esatti è riuscito a rompere in due il gesso (fatto che di per sè già è indicativo), tornato al pronto soccorso per farsi rifare tutto da capo, dopo ore di attesa ha deciso di prendere un taxi alle tre di notte per rientrare a casa, era quasi arrivato quando la Polizia ha fermato l’auto per un controllo….. il tassista è risultato ubriaco al punto da sequestrargli il mezzo e Mauro è tornato a casa sul retro dell’auto della Polizia… che emozione, lì dietro non c’era ancora mai stato!
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